Naturalmente, trattandosi di produzione per l'estero, l'approvvigionamento di materiali presentava ulteriori difficoltà, costringendo così i dirigenti a recarsi personalmente in Germania per sollecitare l’ invio di materiali necessari.
Minori apparivano le difficoltà e gli ostacoli nel settore dei motori-avio, A. 74 Rc. 38, P. VII c 35, che aveva assunto proporzioni notevolissime e consentiva un largo margine di utile.
Mirando, le Reggiane, alla produzione di un tipo originale, nel corso dell'anno, fu organizzato un efficiente Ufficio Tecnico Motori, che pose allo studio un motore RE. 103 Rc, 50, per velivoli da caccia, ed un motore RE. 103 Rc. 40 per velivoli da bombardamento:
motori a 18 cilindri e della potenza di 1500 CV., che costituivano, a dire dei tecnici delle OMI:
“ un notevole miglioramento su ogni altro modello della produzione mondiale”.Anche gli uffici tecnici degli altri rami di produzione, sebbene l'attività continuasse a languire per le note ragioni, operavano attivamente.
L'Ufficio Tecnico ex-SAML e macchine agricole si dedicò in modo particolare al perfezionamento delle macchine già dinormale fabbricazione;
nel ramo impianti per molini furono portati a termine progetti di nuove spazzolatrici, di grano,modello MPIZ, di pulitrici, e furono apportate modifiche ai laminatoi MM. 35 nel ramo dei silos si ultimarono gli studi e i disegni di trasportatori metallici per miniera, di grossi vagli e di altre apparecchiature per miniera;
nel ramo dei pastifici si apportarono modifiche alla pressa continua PACR per la fabbricazione delle paste alimentari e si completarono gli studi sopra un apparecchio per la essiccazione delle paste alimentari nel vuoto;
nel ramo delle macchine per laterizi furono progettati un alimentatore per fornaci ed una macchina lavatrice per sabbie bituminose, della quale l'AGIP acquistò il primo esemplare;
nel campo delle macchine agricole si apportarono modifiche agli aratri di normale costruzione, furono progettati 5 tipi di aratri automatici per collegamento a trattori, iniziati gli studi e i disegni della falciatrice da m. 1,07-1,22-1,37 (i tipi allora più richiesti in Italia), e, allo scopo di prepararsi anche nel campo della meccanizzazione dell'agricoltura, fu programmato il progetto di un trattore della potenza di circa 60 CV., per la cui progettazione i tecnici potevano
valersi degli studi eseguiti sul Cater-Pillar da 45 CV. e sul motore 2 TR già costruito.
L'Ufficio Tecnico ferroviario, mentre l'attività del ramo stagnava, portò a compimento un progetto di automotrici per le Ferrovie Calabro-Lucane, disegni di carrozze ristorante
per la CIWL, studi di carri per trasporto, di carri autoscaricatori, di impianti di trasporto e vagliatuta dei minerali, di apparecchi di sollevamento;
realizzò inoltre il progetto di una automotrice ferroviaria di 500 CV. per grandi linee e una di 250 CV. per ferrovie secondarie, infine di carrozzerie per filobus.
Nel corso del 1940 le OMI Reggiane depositarono 26 domande di brevetto:
8 nel campo aeronautico, 3 in quello motori, 14 in quello delle macchine molitorie e per pastifici e 1 in campo ferroviario;
Sebbene gran parte delle energie fosse ormai assorbita dalla speciale produzione richiesta dallo stato di emergenza, l'azienda non trascurava dunque di occuparsi dello studio di nuovi progetti e di perfezionamento della produzione di pace, per potere logicamente affrontare, con possibilità di successo, alla fine della guerra, la nuova situazione del mercato.
Chiudendosi l'esercizio 1940, si registrava rispetto al 1939 un aumento di ordinazioni per L. 279.707.300, pari al 60%.
Il carnet fatturando delle OMI si accrebbe infatti vertiginosamente durante il mese di novembre, per le nuove ordinazioni aeronautiche rappresentate da 200 velivoli RE.2001,
600 motori A.74 Rc. 38, 300 motori P. XI bis, 40 velivoli S. 79 per la R.A., e 60 velivoli Falco I per la Svezia.
Il fatturato complessivo nello stesso anno risultò di Lire 328.083.400.