Il 4° Stormo nella guerra di liberazione
Ho sempre ritenuto che in un gruppo affiatato e organizzato i comportamenti dei singoli siano guidati, siano condizionati dalla tensione morale e spirituale che nel gruppo stesso si crea e lo anima.
Questa tensione coinvolge profondamente ogni componente del gruppo che senza esserne consapevole è portato ad assumere atteggiamenti e a fare valutazioni, nei confronti degli eventi che lo circondano e lo coinvolgono, coerenti con l'ambiente che caratterizza il gruppo stesso.
Perciò ho sempre creduto opportuno non personalizzare quanto di rilevante è stato compiuto dagli uomini del 4° Stormo - e certamente si sarebbe potuto fare - nei cinque cicli operativi che il Reparto ha svolto nei cieli del Mediterraneo, dell' Africa settentrionale, dei Balcani, nei cinque lunghi anni di guerra combattuti senza interruzione dal 10 giugno 1940 al 5 maggio 1945.
Sono convinto che ognuno si è comportato così come si è comportato perché l'ambiente nel quale viveva lo aveva permeato di quei valori ed era del tutto naturale che la linea di condotta di ciascuno fosse coerente con essi.
Così si sono formate e consolidate quelle tradizioni di generosità, di lealtà, di fedeltà alla natura del proprio passato che hanno creato la storia del 4°, ne hanno assicurato la continuità ed hanno formato e protetto l'omogeneità della sua compagine.
Nel corso della "sua" guerra il 4° Stormo ha compiuto 23.950 ore di volo per 4.161 missioni.
Ha sostenuto 303 combattimenti conseguendo 585 abbattimenti sicuri e 215 probabili, ha mitragliato in volo 1.440 velivoli avversari ed ha effettuato 390 tra mitragliamenti al suolo e bombardamenti.
Sessantotto piloti e 60 specialisti e uomini di governo sono caduti o risultati dispersi, 6 piloti abbattuti in combattimento e fatti prigionieri, 60 rientrati feriti da combattimenti aerei.
Ho sempre ritenuto che in un gruppo affiatato e organizzato i comportamenti dei singoli siano guidati, siano condizionati dalla tensione morale e spirituale che nel gruppo stesso si crea e lo anima.
Questa tensione coinvolge profondamente ogni componente del gruppo che senza esserne consapevole è portato ad assumere atteggiamenti e a fare valutazioni, nei confronti degli eventi che lo circondano e lo coinvolgono, coerenti con l'ambiente che caratterizza il gruppo stesso.
Perciò ho sempre creduto opportuno non personalizzare quanto di rilevante è stato compiuto dagli uomini del 4° Stormo - e certamente si sarebbe potuto fare - nei cinque cicli operativi che il Reparto ha svolto nei cieli del Mediterraneo, dell' Africa settentrionale, dei Balcani, nei cinque lunghi anni di guerra combattuti senza interruzione dal 10 giugno 1940 al 5 maggio 1945.
Sono convinto che ognuno si è comportato così come si è comportato perché l'ambiente nel quale viveva lo aveva permeato di quei valori ed era del tutto naturale che la linea di condotta di ciascuno fosse coerente con essi.
Così si sono formate e consolidate quelle tradizioni di generosità, di lealtà, di fedeltà alla natura del proprio passato che hanno creato la storia del 4°, ne hanno assicurato la continuità ed hanno formato e protetto l'omogeneità della sua compagine.
Nel corso della "sua" guerra il 4° Stormo ha compiuto 23.950 ore di volo per 4.161 missioni.
Ha sostenuto 303 combattimenti conseguendo 585 abbattimenti sicuri e 215 probabili, ha mitragliato in volo 1.440 velivoli avversari ed ha effettuato 390 tra mitragliamenti al suolo e bombardamenti.
Sessantotto piloti e 60 specialisti e uomini di governo sono caduti o risultati dispersi, 6 piloti abbattuti in combattimento e fatti prigionieri, 60 rientrati feriti da combattimenti aerei.